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Titubante
Risponde: Psicologo
21/04/2016

Domanda
Ho un legame stretto e consapevole con mio marito entrambi Switch ma la mia dominanza prevale sempre.
Ho più volte discusso con persone che si definiscono Master o slave avendo anche una vita vanilla sentendomi dire che noi siamo un famolo strano.
Ora mi chiedo .
Ma quanto realmente una persona si identifica tale ? Facile puntare il dito su altre persone dando sfogo solo alle loro frustrazioni .
Soprattutto quando ci si ritrova persone come me vere che hanno la libertà mentale e fisica di esprimere ciò che sono .

Risposta
Salve, mi scusi ma non so se ho compreso esattamente cosa mi sta chiedendo, per “noi siamo un famolo strano” intende voi switch? Da qui segue “quando una persona si indentifica tale”, ma con “tale cosa?” intende quanto una persona tende ad identificarsi con un ruolo ben definito?
Se si , credo che ci si identifichi con quel ruolo che si pensa fornisca maggiormente piacere, questo ovviamente non dovrebbe però far puntare il dito contro chi ha attitudini differenti. Non credo che chi punta il dito necessariamente sia frustrato, potrebbe essere “ignorante” (nel senso di non essere a conoscenza di…), spaventato, etc…
Se realmente si sente vera e libera mentalmente e fisicamente di esprimere ciò che è le suggerirei le parole di Dante “non ragioniam di loro ma guarda e passa”.
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Conflitto interno
Risponde: Psicologo
21/04/2016

Domanda
Buona sera, da un paio di mesi ad oggi sono entrato in profondo conflitto con me stesso. Sin da piccolo ho avuto fantasie sessuali slave e fetish e ho avuto molte esperienze in merito. Ho abbandonato questo mondo per lunghi anni per diversi motivi e solo da qualche mese sono rientrato, in maniera molto velata a farne parte ma, il mio rientro ha scatenato in me un conflitto psicologico decisamente forte.

Sono uno slave psicologico, nel senso che prediligo l'umiliazione, la derisione, l'adorazione, il desiderio, il servilismo e in parte le punizioni/rimproveri, malgrado il dolore sia una di quelle cose che non mi piacciono assolutamente.

Circa un mese fa parlando con una Miss che fa anche la Money Miss siamo giunti a parlare appunto di come ella viva questo genere di rapporto.
La Miss in questione è fidanzata e mi ha detto appunto che il 90% degli schiavi che incontro serve anche lui ed è presente in tutti gli incontri. Insomma, la Regina e il Re. Mi ha riferito anche che appunto ci sono alcuni che proprio non riescono a sottomettersi ad un uomo in alcuni casi rispetta il loro 'problema', in altri casi no e a tal proposito mi ha detto "uno l'ho fatto mettere in ginocchio a terra e gli ho fatto urinare in testa dal mio uomo. solo perché disse 'non mi sottometterò mai a lui da quel momento chiede sempre la sua presenza."

Lei è molto abile con le parole, è un'abile manipolatrice e sa farsi desiderare non poco.
Il suo sogno è quello di avere schiavi che servano la colazione a letto ai Padroni, cucinino per loro, li servano a tavola, quasi come se fosse appunto un normale rapporto Nobiltà e servitù cosa che ovviamente accende la mia fantasia, visto che è un qualcosa che mi è sempre piaciuto.
Io poi le ho chiesto quindi, visto il suo modo di vedere la dominazione, le ho detto "Allora non è solo una questione di sessioni e/o soldi" e lei giustamente mi ha risposto "anche i soldi dei miei schiavi saranno miei."

Mi ha parlato del progetto che hanno per quando andranno a vivere insieme a Milano, visto che hanno diversi schiavi in giro per l'Italia. Vogliono assumere uno schiavo che venga a occuparsi della casa e della cena per 6 ore al giorno ovvero dalle 18 alle 24
che lavori e che viva in una casetta accanto alla loro, che sia a loro disposizione dopo il lavoro il week end sempre, che faccia da autista che li porti a fare compere che gli prepari la colazione prima di andare a lavoro e dove lo stipendio dello schiavo sarà speso per loro.

Dopo aver parlato ancora un po', mi ha proposto di ospitarli a Torino dove io dovrei procurare i biglietti e occuparmi della sistemazione per la notte e io sarei il loro schiavo. Inizialmente il tutto mi eccitava al punto da goderne, ma poco dopo ho cominciato a maturare il pensiero di: "ma che razza di persona sono?"
Insomma ok il gioco bdsm, ok il feticismo, ok tutto ma qui si tratta di annullamento psicologico, di deumanizzazione e tutto il resto e a me questa situazione eccita a tal punto?
L'essere trasformato in una vera nullità? L'essere abusato in ogni modo, privato, umiliato?
Come posso provare stima e rispetto per quello che sono, se è davvero questo quello che sono? Mi schiferei davvero.

Successivamente parlando e conoscendo altre Mistress ho compreso di avere una bassissima autostima di me e sicuramente zero amore verso me stesso che molto probabilmente è la fonte principale del mio masochismo. Il modo in cui osservo queste fanciulle si è di adorazione, ma è più forte quella parte che dice: "come vorrei poter essere come lei, essere al suo posto, vivere le sue emozioni piuttosto che sentirmi quello che sono"

Forse dovrei andare in terapia?

Risposta
Salve,
io le consiglio in primis di operare una distinzione tra quelle che sono le sue fantasie e quelli che sono i suoi desideri relativi al bdsm. Si può essere eccitati al pensiero di alcune situazioni (fantasia), ma essere ben lungi dal voler mettere in pratica ciò che ci eccita, oppure si può essere eccitati da un pensiero e desiderare mettere in pratica il tutto (desiderio).
In ambedue i casi, che si tratti di fantasie o di desideri, tutto sta come ce li viviamo e dalle sue parole traspare un evidente disagio, lei infatti mi parla di un conflitto psicologico decisamente forte. Ha delle attitudini che lo spingono verso l'umiliazione, la derisione, l'adorazione, il servilismo e in parte verso le punizioni/rimproveri, ma è come se fosse scisso, combattuto tra l’assecondare queste inclinazioni ed il giudizio che ha verso se stesso quando si lascia andare alle sue fantasie/desideri.
Le fantasie sono fantasie, sospenda il giudizio, non sta facendo nulla di male. Le cose cambiano per i desideri, mettersi nella situazione che le ha prospettato la mistress, forse la eccita, ma riflettendoci si rende conto che questa cosa, se realmente accadesse la farebbe sentire de umanizzato, una vera nullità, abusato, umiliato e privato della sua libertà. Ma è sicuro che lei lo vorrebbe, è sicuro non si tratti solo di fantasie?
Veniamo all’autostima, è così convinto del legame masochismo scarso amor proprio? Esistono slave più o meno masochisti che le posso assicurare godono di una ottima autostima. In quali settori si manifesta la sua scarsa autostima? È un pessimo amico, lavoratore, figlio….è in toto una pessima persona?
Se crede che realmente la sua autostima sia un problema che rende invalidante la vita allora si ne parli con un terapeuta che sicuramente potrà aiutarla a sbrogliare la matassa.
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Feticismo dei piedi femminili
Risponde: Psicologo
14/04/2016

Domanda
Il mio ragazzo -slave è attratto in modo parossistico dai miei piedi, specie quando indosso, e lo faccio solo per lui, degli zoccoli alti in legno aperti dietro.

le chiedo dottore: questa parafilia è un disturbo mentale grave? e, soprattutto, come si sviluppa in una persona tale perversione? dipende da qualche trauma infantile, o da un certo tipo di educazione? perdoni le domande che probabilmente le appariranno ingenue o stupide ma sono davvero curiosa di capire...

Risposta
Salve, la parafilia è definita come una forte e persistente eccitazione verso un comportamento sessuale atipico, il soggetto parafiliaco vive di solito tutto questo con armonia. Si parla invece di disturbo parafiliaco quando il comportamento sessuale parafiliaco diventa una dipendenza, compromette la vita sociale e lavorativa e può provocare danni al soggetto stesso o ad altre persone. Io non credo che il feticismo del suo compagno possa dipendere da qualche trauma infantile o da un certo modello educativo e mi sento di dirle che nell’adorazione dei piedi, calze, scarpe non c’è nulla di sbagliato, i problemi iniziano quando l’adorazione è ossessiva e soprattutto non trova conferme nel partner.
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Come glielo dico?
Risponde: Psicologo
24/03/2016

Domanda
Salve, sono fidanzato da 9 anni e da un paio d'anni ho "scoperto" il mondo BDSM. Ne sono fortemente attratto a tal punto da iniziare a cercare altri partner per effettuare sessioni sub-dom. Ho capito che comunque non è la strada giusta perchè vorrei rimanere fedele e non trovarmi nei casini. La mia domanda è qual'è il modo migliore per iniziare a coinvolgere la mia fidanzata? Ho paura della sua reazione. Ho paura che possa essere visto malamente. Spero di aver reso un pò l'idea!
Grazie anticipatamente

Risposta
Salve, intanto potrebbe iniziare a parlarne con la sua compagna, per capire quale è il suo punto di vista in merito e poi in maniera soft potrebbe invitarla a “giocare” con lei durante un rapporto.
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consulenza
Risponde: Psicologo
17/03/2016

Domanda
buongiorno, vorrei sapere se un Master può amare solo una donna,
e per quale motivo con lei pratica un sesso quasi nullo, e non propone le sue attitudini?Lui si professa innamoratissimo, devo credere, grazie e buonagiornata

Risposta
Salve, si, un master potrebbe amare solo una donna. Purtroppo i motivi per cui con lei pratica un sesso quasi nullo può dirglieli solo il master in questione, lo stesso vale per il “non proporre le sue attitudini”. Mi chiederei comunque perché una persona che si dichiara innamoratissima decida di non aprirsi totalmente all’altro, potrebbe essere un suo modo di essere, oppure….?
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