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Dominante o Arrivista?
Risponde: Psicologo
09/08/2012

Domanda
Salve, il mio quesito è il seguente:

Sono Molto Dominante o solo arrivista?

Sono una lavoratrice indipendente e realizzata.

Amo il mio lavoro e vivo una felice relazione con un partner fisso da molti anni...Ma...

Provo "soddisfazione" ( Parlo di "soddisfazione" perchè mentalmente e fisicamente riscontro molti benefici quando mi accade ciò...) in certe condizioni e non so se siano sane, più che altro perchè quando non si verificano mi sento inutile, depressa e "annoiata"...



Sono sempre stata una persona curiosa e con pochi pregiudizi anche in ambito sessuale/affettivo.

Tempo fa una persona con cui lavoravo mi ha fatto scoprire una parte di me che non conoscevo ed ho iniziato a "lavorare" su certi aspetti.

Il mio capo, che aveva inizialmente pochissimo rispetto per me sul lavoro (urlava, ogni cosa che andava storta era causata da fantomatiche azioni mie eccetera, si sfogava in pratica con me...) al di fuori dell'orario lavorativo invece aveva desiderio di stare in mia compagnia.

Ed era reciproco questo Bisogno di "Toccarsi" ( fisicamente e mentalmente, non sesso ma abbracci, coccole, parlare a lungo, prendere decisioni importanti per il lavoro eccetera...).

In questo gioco delle parti però, a fine lavoro e nel tempo libero ero io ad essere importante per lui, a predominare nel rapporto e il capo era il sottomesso...

(...non parlo di puro bdsm, all'epoca nemmeno lo conoscevo...)

Quindi io decidevo cosa fare,dove andare per la serata, come si doveva vestire...Lo zittivo, lo sgridavo o azzardavo anche schiaffi ( soft non mazzate) se diceva qualcosa che mi "offendeva"; Queste cose accadevano anche davanti alle stesse persone con cui si lavorava quotidianamente.

Persone come responsabili o comunque di "grado di importanza" più alto del mio ( ma non al suo). E lui accettava questa sottomissione, c'era complicità. A me piaceva molto questo "potere" perchè sul lavoro, anche se lui continuava a fare il capo e continuava a sfogarsi io mi sentivo Importante. Sapevo che comunque avrebbe fatto quello che volevo io... I colleghi pensavano fossimo "amanti" ( siamo entrambi seriamente impegnati e ripeto che non c'è mai stato sesso ) ma noi glielo lasciavamo credere ed era divertente e Soddisfacente questa cosa...

Ora che non lavoro più con questa persona, perchè era un lavoro che aveva un termine ( quindi non licenziamento o simili) mi manca questo genere di rapporto.

E vorrei capire se si tratta di puro esibizionismo e bisogno di sentirsi importante in un ruolo lavorativo, o è il fatto in se di esser riuscita a tener testa ad un uomo importante ed a "dominarlo" che può avermi portato a tale soddisfazione...

Risposta
Salve,
il bisogno di sentirsi importante può essere stato un fattore che ha determinato il piacere che lei descrive. Si interroga se è dominante o arrivista, ma non mi sembra che abbia ottenuto una conferma lavorativa o un altro incarico per continuare questo tipo di rapporto. Perché non provare a sperimentare qualcosa di simile con il suo partner con cui ha una felice relazione?
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Diete e bdsm
Risponde: Psicologo
28/06/2012

Domanda
Ho letto in un forum "Mi chiedevo può una dieta essere parte del percorso di una slave?
Può il Master essere proprio quella figura che serve da stimolo ad una slave in sovrappeso per riuscire dove non era mai riuscita?"
Ci sono molte risposte, mi piacerebbe leggere quella dell'Esperto psicologo,
grazie!

Risposta
Salve,
direi che può essere uno stimolo, ma probabilmente come con il nutrizionista, vi è il rischio che dopo una fase di "luna di miele" la persona che segue una dieta si ritrovi con i problemi che hanno causato il sovrappeso. Per seguire nel lungo tempo una dieta serve una forte motivazione, la capacità di accettare gli errori, una buona dose di perseveranza, ma soprattutto che la scelta di perdere peso sia per se stessi e non per gli altri.
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Trascurare la schiava è comune?
Risponde: Psicologo
26/04/2012

Domanda
Sono da poco in una relazione s/m, siamo entrambi giovani, per me è la prima relazione come schiava e per lui la prima come padrone.
Per giorni interi lui non si fa sentire, non mi dà ordini, mi ignora se ci incontriamo e, in generale, gioca a non farmi sentire importante per lui e a mostrarmi invece il suo interesse per altre persone.
Sebbene mi abbia confermato che sia un gioco che rientra nel suo sadismo, la vivo comunque male, il suo ignorarmi mi genera insicurezza, senso di inferiorità, angoscia, disorientamento.
Non sopporto pensare di non essere indispensabile per lui e non sopporto non avere le sue attenzioni in modo costante.

Mi chiedo se è normale che una schiava subisca queste sofferenze o se questo disagio sia un campanello d'allarme.

Il fatto di ricercare il mio potere, ossia di volere essere importante per lui, significa che non sono realmente una schiava? O forse questo tipo di dominazione non fa per me e dovrei semplicemente cercare un altro padrone che non si diverta a farmi male in questo modo? Dovrei porlo come limite del nostro rapporto? O ancora, il fatto che il suo ignorarmi mi faccia stare così male è indice di un mio disagio psicologico che devo risolvere prima di poter vivere serenamente qualsiasi relazione s/m?
Grazie

Risposta
Salve, probabilmente risolvere il disagio del senso di inferiorità, insicurezza e disorientamento potrebbe aiutarti a vivere meglio una qualsiasi relazione. Nessuno deve sentirsi davvero indispensabile per un partner, perchè ciò accade nei cosiddetti rapporti simbiotici.
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è una buona idea?
Risponde: Psicologo
05/04/2012

Domanda
Salve, ho sempre avuto difficoltà a rapportarmi al sesso maschile. Pensavo fosse per mancanza di interesse invece ho capito che è paura. Per motivi che non so la mia psiche interpreta gli uomini come minacciosi anche se ne sono attratta. Per questo ne sono sempre stata un po' alla larga. Pero' se potessi avere una posizione privilegiata, se potessi legare un uomo o costringerlo ad un ruolo di inferiorità penso che riuscirei ad interagirci. Secondo lei è una buona idea curare così la mia paura o mi sto solo illudendo?

Risposta
Salve, non credo che sia un buon modo per interagire con il sesso maschile. Parlare con qualcuno di questa sua paura potrebbe aiutarla a vivere meglio il rapporto con i maschi e solo allora potrà sperimentare il bdsm come un possibile completamento di un rapporto.
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Confusione
Risponde: Psicologo
29/03/2012

Domanda
Gentile Dottore, sono una ragazza di 22 anni che ha inziato un paio di anni fa a praticare sm.
All'inizio ero molto motivata, mi piaceva e mi faceva sentire a mio agio con me stessa. Lo ammetto, il fatto che fossero esperienze del tutto nuove al limite del "normale" mi eccitava non poco, io amo le sfide.
Forse qualcosa in me è iniziato a cambiare quando da semplice padrone lui è diventato anche il mio fidanzato. Comunque ciò che mi preoccupa è che ora siamo molto distanti; a me non piace il dolore, ma per dirla con parole sue "la frusta è l'essenza del mio bdsm".
Ho provato a dirgli che ci sono tante cose da provare ma lui senza quello non è soddisfatto; non riesce nemmeno a fare sesso senza stimoli sm. Io mi sento così umiliata da questo che quando finiamo di farlo mi viene sempre da piangere.
E allora mi chiedo: è egoista terminare un bel rapporto per delle esigenze sessuali? Io sto male, perchè vorrei un rapporto normale, ma so che con questa persona, per quanto lui cerchi di convincermi, non potrebbe durare perchè il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Inoltre prima ero molto bisex ma adesso mi interessano per lo più gli uomini, e anche qui piovono i commenti..ma è così indecente voler essere normali?

Risposta
Salve,
sicura di voler terminare un rapporto solo per "esigenze sessuali"? Tu hai voluto sperimentare l'sm, magari sei disposta ad accettarlo come un di più in un rapporto, il tuo compagno ne fa uno stile di vita. Non è facile, ma nemmeno impossibile, trovare degli equilibri.
Per quanto riguarda "l'indecenza di voler essere normali" credo che la cosa che più ti ferisce sono i commenti. Sta a te considerare come davvero vuoi vivere la tua vita e...viverla.
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