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Questione di testa?
Risponde: Psicologo
15/03/2012

Domanda
Salve, ho un problema.
Ho scoperto da poco assieme al mio ragazzo la passione per il BDSM (soft) e abbiamo iniziato a praticarlo. La cosa ci eccita molto, io però ho un problema.
Mi sento molto combattuta, come divisa a metà, adesso cerco di spiegarmi meglio.
Una parte di me vorrebbe provare cose nuove e cerca video, racconti e altre cose su internet quasi morbosamente, ma l'altra non accetta che io pratichi, considera la cosa non normale, si chiede perchè mi piaccia il BDSM e pensa che sia una malattia.
E non riesco a parlarne nemmeno apertamente con il mio ragazzo, mi autocensuro a parole.
Credo di aver paura di sprofondare in una specie di abisso, o di diventare sottomessa al 100% al mio ragazzo o che la nostra diventi una relazione basata sul BDSM soltanto o di non riuscire più a godere a fare sesso tradizionale.
Quando leggo racconti erotici per esempio vedo che la slave non è mai consenziente e finisce sempre male e questo non fa che spaventarmi ancora di più. In parole povere temo di ridurmi come quelle ragazze dei racconti erotici che leggo. Dovrei smettere di leggerli perchè potrebbero indurmi a vedere il BDSM in maniera ancora più negativa, oppure no? Vorrei capire qual'è la realtà e qual'è la fantasia.
Grazie.

Risposta
Salve,
la sua paura è legata ai suoi pensieri di non poter più godere del sesso tradizionale e di non riuscire ad avere il controllo in ciò che fa. Mi chiede se è giusto leggere o non leggere racconti erotici, ma solo lei può saperlo.
Se le procura piacere, continui a farlo altrimenti interrompa e magari parli di più con il suo ragazzo delle sue paure.
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Perché curare la perversione?
Risponde: Psicologo
16/02/2012

Domanda
Gentile Dottore
Se qualcuno mi chiede perchè si deve curare una persona che ha il cancro la risposta mi pare ovvia, o la pedofilia o altre pratiche con le quali si commette reato, ma se mi si chiede perchè è necessario "curare" una persona che ricerca l'atto sessuale preferibilmente(ma non esclusivamente), attraverso pratiche definite perverse, la cosa mi è oscura per non dire fortemente dubbia.
L'unica risposta che mi viene in mente potrebbe essere il senso di colpa che l'individuo può avere nel praticarle, ma si badi bene, senso di colpa che nella maggioranza dei casi è prodotto da una cultura che definisce in modo negativo certi atteggiamenti, e si sa che l'essere umano è portato in genere a ricercare il consenso sociale.
E poi, per concludere, siamo certi che una volta "curata" la persona non smarrisca del tutto la propria identità sessuale perdendo ogni piacere?
La ringrazio dell'attenzione.

Risposta
Buona sera,
dove ha letto che si deve curare "chi ricerca l'atto sessuale preferibilmente (ma non esclusivamente?) attraverso pratiche definite perverse"?
Non è un caso che il termine perversione è stato sostituito con parafilia.
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Essere Master
Risponde: Psicologo
02/02/2012

Domanda
Buongiorno. Volevo ringraziarla prima di porle il mio quesito.
Vorrei sapere se è possibile che personalmente mi consideri un Padrone e sia sicuro di esserlo, anche se come si vede ho solamente diciannove anni e mi trovi nel mezzo della vita giovanile, legata ovviamente alla sfera sessuale...?

Risposta
Buona sera,
non è certo l'età a stabilire se una persona ha una tendenza dominante.
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Linea di confine di una Slave...
Risponde: Psicologo
24/11/2011

Domanda
Salve, sarei molto lieta se riuscisse a rispondere a tale richiesta anche se immagino abbia uno spettro ben più ingente e profondo rispetto alla domanda che sto per porle, così misera di dettagli. La mia esitazione è: dov'è la linea di confine di una slave? Fin dove può calcare? Ovvero: quando si può arguire che termina il gioco e subentra il rispetto o la mancanza di esso? Le spiego, il mio Padrone è anche il mio Partner, ci vogliamo profondamente bene, e anche se da slave non ho alcuna demarcazione in campo sessuale, ne ho una sola in quello psicologico: quello della gelosia. O forse dovrei chiamarla più comunemente possessione? Tale cosa mi frena non dinanzi a slave o donne in generale, ma mi intorpidisce dinanzi ad una ragazza in particolare che il mio Partner frequenta/sente/vede.
Quindi, dove si può spingere una slave a chiedere e/o pretendere almeno sull'unico limite che ha, ovvero quello di non riuscire momentaneamente a condividere il suo Padrone/Partner?


La Ringrazio.

Risposta
Buona sera,
fin dove si può spingere una slave non può certamente essere definito da un'altra persona. Solo lei potrà deciderlo.
Per prima cosa dovrà comprendere se è possessiva o gelosa. In un rapporto di coppia la gelosia è un sentimento molto frequente che diventa un problema quando è eccessiva, quando, a causa della paura dell'abbandono, prende il sopravvento.
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Ritrovarsi borderline
Risponde: Psicologo
11/11/2011

Domanda
A una domanda che vi è stata fatta qualche tempo fa avete risposto così..."Il disturbo di personalità borderline è ancora oggi oggetto di molte controversie.
Alcune caratteristiche che portano alla diagnosi di disturbo borderline sono: paura di essere abbandonati, rapide oscillazioni del tono dell'umore, sentimenti di vuoto interiore, idee ricorrenti di suicidio, sensazione di sofferenza senza fine, oscillazione tra l'evitamento di un conflitto e lo scontro violento.
Il paziente borderline spesso pensa di non potercela fare e vive un senso di angoscia profondo."
Nel leggere mi sono rispecchiata, da un po di tempo a questa parte, in tutte queste caratteristiche.
Presupponendo di potermi definire borderline, che influenza può avere nel mio essere Mistress, che rischio corrono i miei schiavi? Se ne può uscire, e come?

Risposta
Per prima cosa potresti fare un buon colloquio per valutare se ti avvicini davvero a quell'aspetto di personalità ed in quel caso una psicoterapia potrebbe aiutarti. Il rischio per un tuo slave è non riuscire a gestire le emozioni mentre pratichi un qualcosa di rischioso.
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