Il sesso spiato dall'occhio malizioso dell'arte
Dal masochismo alla pedofilia: le perversioni dell'uomo contemporaneo in una mostra choc a «La Casa 139»
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Una delle opere in mostra a «La Casa 139» di via Ripamonti |
MILANO - L’erotismo, in ogni sua forma, è da sempre una calamita e la notte è la sua culla ideale. Da un po’ di tempo in diversi locali della Milano by night le proposte sul tema si sbizzarriscono, tra performance più o meno spinte, mostre fotografiche e pittoriche, e proposte culinarie. Una nuova tappa in questo universo è la mostra collettiva inaugurata lunedì nella sala inferiore de «La Casa 139» (via Ripamonti 139,
www.lacasa139.com), dove in un’atmosfera rilassata - tra cioccolato fondente allo zenzero, alla cannella e al peperoncino e degustazioni di assenzio - in molti hanno potuto osservare e giudicare le poche ma significative opere esposte.
«Peep Hole - Le perversioni dell’uomo contemporaneo spiate dall’arte» nasce da un’idea della curatrice Pamela Maione di assemblare una raccolta di provocanti e significative realizzazioni che avessero come tema l’eccesso del sesso «spiato dall’occhio depravato dell’arte» da percepire attraverso il voyeuristico «buco della serratura», appunto il Peep hole.
Le forme dell'erotismo clicca su una foto
Chi ha partecipato all’inaugurazione ha potuto guardare l’esposizione, giudicarla con il proprio occhio, ma soprattutto con quello degli artisti presenti disponibili a svelare la propria visione dell’erotismo. E così Leonardo Giacomo Borgese pone lo spettatore al «centro» della donna attraverso «il buco della serratura umano» per far vedere da dentro e non più immaginare la perversione. Luca Dalmazio ha proposto il desiderio «motore dell’universo che può portare alla distruzione» in una sequenza di foto di una performance inglobate, come spesso sono le sue opere, in una sorta di lapide «che eternizza ed è funerea allo stesso tempo». Dalmazio è ancora protagonista di un self portrait fotografico, sempre in sequenza cinematografica: si vede l’artista legato e imbavagliato «forse dalla società» su una sedia, esposta anch’essa come feticcio, dalla quale poi si libera. Andros tratta invece di un tema più scottante e attuale, la pedofilia, con un’installazione omonima che rappresenta dei bambini impacchettati e spediti «come campioni senza valore di esseri umani mercificati» con tanto di cartelloni pubblicitari che ne sottolineano sfacciatamente la bontà del servizio. Pamela Maione, che è anche stilista, si è cimentata con un abito, omaggio a Kubrik e Nietzsche, che rappresenta le due facce della persona, una casta sul davanti con il tessuto che avvolge fino al collo e l’altra spiata attraverso la trasparenze che portano all’erotismo esplicito dello strascico che termina con il testo scritto della celebre «Erotica» di Madonna.
Un insieme di perversioni da vedere e su cui riflettere che sarà esposto fino a fine maggio quando anche «La Casa 139» chiuderà per la pausa estiva per riaprire poi in ottobre. Il locale è un circolo Arci, ma per la mostra ad ingresso gratuito non c’è bisogno della tessera, grazie all’accordo fra Roberto, il presidente del circolo culturale, e «Shiva Art&Music», la società di Pamela e del suo compagno Alessandro, che si occupa da tempo di realizzare mostre e happening artistici nel locale. Da diversi mesi infatti viene offerta così un’occasione colta che ben si adatta al pubblico raffinato de «La casa 139», che oltre a godere dei concerti e djset chicca per intenditori proposti nelle varie serate, può apprezzare opere di artisti affermati e meno noti.
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Un ritratto di Pier Paolo Pasolini |
Tra gli appuntamenti da segnalare questo mese il
12 una performance di solo piano di
Dustin O’Halloran, il
13 il gruppo
Offlaga disco Pax, il
14 la serata di chiusura dell’appuntamento Boogaloo, che vedrà alla consolle
Steve Kato direttamente da Manchester (10 euro con consumazione), il
20 sarà la volta del concerto semiacustico dei
Verdena insieme agli Hogwash. E il
31, per la serata di chiusura, un evento speciale con
Davide Toffolo e il suo gruppo Tre Allegri Ragazzi Morti che proporranno «Diario Sonoro» uno spettacolo per ricordare
Pierpaolo Pasolini, nella ricorrenza dei trent'anni dalla sua tragica scomparsa, in cui musica, poesia ed arte si fonderanno alternando brani musicali, racconti, immagini e una performance dal titolo «Scatole magiche» creata appositamente per questo spettacolo dove la ricerca e la ricostruzione dell'artista e dell'uomo Pasolini viene rappresentata dalla costruzione del suo «corpo», realizzato con alcuni scatoloni. Le serate oltre alla tessera Arci hanno un ingresso variabile che non supera mai gli 8 euro, mentre i drink sono sempre a 5 euro.