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“Il ragazzo criminale”
di kontemasok
14/03/2006 - letta 1443 volte

... arteatro_contamninazioni "Il ragazzo criminale" a Bologna, Teatri di Vita

Sinfonia per cinque corpi. Giovani criminali sprofondati nel buio di una prigione. Masque Teatro, tra sadismo e sensualità, racconta la tensione che sfocia dall’essere ferocemente contro...


Un’architettura fatta di ferro arrugginito, acciaio, fango e filo spinato ospita i corpi seminudi degli attori di Masque Teatro.

La compagnia romagnola, i cui membri fondatori Catia Gatelli e Lorenzo Bazzocchi, rispettivamente sociologa e ingegnere, si è contraddistinta fin dai primi anni Novanta per una tensione verso la materia e l’atto scenico del costruire.

Anche in questo ultimo lavoro, Il ragazzo criminale -presentato nella stagione invernale dei Teatri di Vita di Bologna- la scena è completamente occupata da una struttura abitativa, una macchina scenica su due piani, composta da celle e da un cortile immaginario. Ciò che s’impone allo sguardo, più che la rappresentazione di una prigione vera e propria, è l’evocazione di possibili luoghi di reclusione, mentale, fisica e spirituale.

Qui, separati da tre livelli di filo spinato, i corpi si muovono in una quasi totale solitudine, intrecciando una partitura muta di gesti provocatori in bilico tra una sensualità mai risolta e un’attitudine sadica: una donna usa del rossetto per tracciare una croce sulla propria coscia, un’altra fa pipì in terra, un uomo si spoglia e, nascosti i genitali tra le gambe, si infila rose rosse nel pube.

L’ impeto che sorregge i gesti, la nudità dei corpi esposti, la loro dimensione forzatamente erotica si trasforma, sotto il peso dell’isolamento -di fatto solo immaginato- in autoerotismo, e quindi in una forma di compiacimento. Mentre il riferimento alla violenza cieca della coppia di serial killer descritta da Rainer Werner Fassbinder in Pre-paradise sorry now sembra porsi solo come antefatto rispetto all’azione scenica, questo compiacimento autoerotico ci riconduce, molto più chiaramente, alla scrittura caustica di Jean Genet, al suo testo scritto per la radio e mai messo in onda Il giovane criminale.



masque teatro – Il ragazzo criminale
ideazione e regia: Lorenzo Bazzocchi
suoni e luci: Red, Andrea Basti, Lia Pari
scene: Eleonora Sedioli, Lia Pari, Maria Cossu, Andrea Basti
con Federica Cangini, Eleonora Sedioli, Caterina Cidda,
Lorenzo Bazzocchi, Maria Cossu, Catia Gatelli
Teatri Di Vita - via emilia ponente 485 - Bologna
Tel. 051.566330 -
www.teatridivita.it

www.masque.it 
www.ecn.org/filiarmonici/genet.html


[exibart]
 






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