|
“In libreria: La storia delle pene corporali”
di RaulRoma
22/10/2006 - letta 1553 volte
LA STORIA DELLE PENE CORPORALI (Copiato e incollato dal portale dell'Adnkronos)
Roma, 21 ott. - (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - L'istinto alla violenza accompagna da sempre la vita degli uomini. Il desiderio di vendicarsi e di fare giustizia utilizzando armi improprie attraversa la nostra storia. Ma, ancor piu', il desiderio di infliggere agli altri una pena corporale e' stata sempre una tendenza ben presente nella nostra societa'. Fin dai tempi antichi, da quando la pena poteva assumere una valenza religiosa, la violenza sulle persone e' stata praticata in modo efficace e sistematico. Le punizioni corporali sono state utilizzate come una forma di giustizia utile a rimettere sulla buona strada un reo. Lo storico e medievalista George Riley Scott nel saggio ''La storia delle punizioni corporali'', pubblicato nella collana storica degli Oscar Mondadori spiega quali sono stati i metodi principali utilizzati nel corso del tempo e i reati che essi hanno perseguito.
''L'uomo e' crudele. E' sempre stato crudele. - scrive nell'introduzione l'autore. E' crudele verso ogni cosa consideri inferiore a se'. E' crudele sia verso i suoi simili sia verso gli animali. Lo sviluppo della civilta' non ha fatto si' che l'uomo perdesse la sua capacita' e la sua brama di crudelta'; ha semplicemente diretto entrambe verso nuovi canali, le ha camuffate o temporaneamente domate''. Infliggere il dolore sulla base di una punizione giusta ed esemplare risponde a diverse necessita'. Anzitutto, essa e' la risposta ad un'offesa o ad una ingiustizia. Ma non basta. Vi sono, infatti, anche altri motivi che giustificano la violenza. In molte circostanze, come ricorda Scott, il dolore e' stato fonte di piacere. ''Non solo l'uomo trae piacere nel compiere atti di crudelta' - egli commenta - ma prova un piacere analogo anche nell'assistere alla crudelta' inflitta da altri''.
Tuttavia, uno dei caratteri essenziali delle punizioni viene fornito dal Cristianesimo. Scott fornisce alcuni dati per sostenere le sue tesi. In realta', il concetto dell'espiazione del peccato richiama il sacrificio di Cristo e si innesta sul principio del bene ''come qualcosa di piacevole o benefico e di male come qualcosa di doloroso dannoso''. Le flagellazioni possono, comunque, essere rispondere a due esigenze diverse. Possono sanare un reato penale, come anche una illegalita' piu' lieve. Ma, al tempo stesso, chiamano in causa la sfera religiosa. Nei monasteri e nei conventi le pene corporali venivano messe in atto con costanza. ''La storia della flagellazione e' inestricabilmente legata a quella della religione''. Per molti secoli i responsabili di ogni ordine punivano severamente, attraverso le pene corporali, anche le piu' piccole infrazioni.
|
Le News più Recenti:
|
|