IL 9 GIUGNO CORTEO SENZA CARRI E BANCHETTI DI AGROALIMENTARE IN PIAZZA MAGGIORE
In queste ore di apprensione per il sisma che ha colpito l’Emilia, si è aperta una riflessione sul Pride nazionale che il capoluogo emiliano si appresta ad accogliere il prossimo 9 giugno. Facendo tesoro delle tantissime proposte giunte in queste ore, il Comitato Pride ha deciso di esplorare la possibilità di portare in piazza tra 10 giorni a Bologna non solo le rivendicazioni della comunità lgbt ma anche una grande macchina di solidarietà, un esercizio di Resistenza che renda onore alla tradizione e alla tempra degli emiliani, un gesto di civiltà esemplare da parte di chi proprio per la civiltà scende ogni anno in piazza.
Il prossimo 9 giugno a Bologna, quindi, il Pride ci sarà: perchè il Pride è innanzitutto la denuncia di un vuoto nei diritti e di conseguenza nelle vite delle persone gay, lesbiche e trans del nostro Paese. Questo vuoto non si sospende, non conosce tregua, e miete vittime nel silenzio. Ma soprattutto la denuncia di questo vuoto e le rivendicazioni che da anni la comunità lgbt sostiene non hanno nulla di offensivo né di incompatibile con il tragico momento che l’Emilia sta attraversando.
Ma il Pride si rappresenta come una festa e non è di certo festoso l’animo di un Paese in lutto: per questo il Comitato Pride ha deciso di mutare i connotati di questa festa privilegiando il senso dello stare insieme e proponendo un modello concreto di cittadinanza attiva: pertanto il corteo del 9 giugno non avrà carri addobbati né impianti amplificati per la diffusione della musica, accogliendo l’iniziativa spontanea di alcune realtà associative che da subito hanno chiesto di devolvere quelle risorse ai territori colpiti dal sisma e invitando tutte le altre a fare altrettanto. Lo stesso Bologna Pride destinerà i fondi del carro di apertura alle popolazioni colpite dal sisma. Non sarà comunque un corteo silenzioso: alcune bande cittadine, guidate dalle bande musicali che offriranno ai manifestanti le musiche della tradizione emiliana, che il 9 giugno più che mai racconteranno la storia di comunità che non si arrendono.
Durante tutta la manifestazione alcune associazioni del circuito Arci delle cittadine colpite dal terremoto gestiranno direttamente una raccolta fondi. Inoltre, in piazza Maggiore, punto d’arrivo della manifestazione, sarà allestito un piccolo mercato agroalimentare che metterà in vendita i prodotti delle aziende danneggiate dall’evento tellurico.
Infine. la festa di finanziamento al parco Nord con cui si conclude il programma del Pride devolverà una parte dell’utile alle popolazioni terremotate.
Per tutte le donazioni in denaro il Comitato Pride indica il conto corrente nazionale attivato da Arci :
c/c 145350
Iban: IT 39 V 05018 03200 000000145350
intestazione: ASSOCIAZIONE ARCI
causale: EMERGENZA TERREMOTO IN NORD ITALIA
Via dei Monti di Pietralata, n.16
00157 Roma
Copio ed incollo qui una lodevole iniziativa dello staff del decadence in favore dell'emilia romagna... invitando chi volesse a partecipare il 9 giugno al Pride Nazionale a Bologna
Venerdi 1 Giugno 2012
Decadence adotta il Castello di Finale Emilia
e valuta positivamente, seppur con qualche perplessità,
la decisione del Comitato organizzatore del Pride 2012
Gli
organizzatori del Decadence hanno valutato attentamente la situazione
che si è venuta a creare a seguito del terremoto che ha colpito
l'Emilia-Romagna e hanno preso atto della decisione del Comitato Bologna
Pride 2012 di annullare la parata, adeguandosi, loro malgrado, anche
dal punto di vista tecnico ed economico.
“Siamo favorevoli alla decisione che è stata presa” annunciano gli organizzatori del Decadence e precisano: “anche
se un po' sorpresi del fatto che sono state consultate solo le
associazioni che fanno parte del Comitato organizzatore e non tutte le
realtà che partecipavano alla parata, a questo punto, verrebbe da dire,
come “ospiti”. La
valutazione del comitato organizzatore è certamente giusta e la
condividiamo su diversi piani, siamo sicuri del fatto che è stata una
decisone molto difficile, eppure ci lascia basiti sapere che il comitato
non intende contribuire ai problemi tecnici ed economici che questa
decisione repentina – seppur dovuta – comporta per ogni organizzatore.
Anche per questa ragione il Decadence ha deciso di devolvere autonomamente la propria quota di partecipazione ai terremotati assecondando l'intenzione,
manifestata dagli organizzatori già a partire dall'indomani del 20
maggio, quando ci fu la prima scossa che colpì il paese di Finale
Emilia, di adottare il Castello Delle Rocche, particolarmente caro al Decadence che è un pezzo della storia del Castello, in quanto proprio in questo spazio, due anni fa, venne organizzato uno degli eventi più suggestivi.
“Abbiamo contattato il Primo Cittadino di Finale Emilia e gli abbiamo comunicato che è nostro desiderio renderci utili” - aggiungono gli organizzatori del Decadence e proseguono:
“ci ha risposto che siamo stati bravi a ricordarci del Castello e che
verrà a Bologna per ringraziarci e stringerci la mano di persona per la
donazione che intendiamo fare.”
Ognuno
di noi sceglierà singolarmente se e come partecipare alla
manifestazione che si terrà il 9 giugno in Piazza Maggiore, in quanto
riteniamo che ogni individuo quel giorno si sentirà motivato a
partecipare in un modo piuttosto che in un altro.
Per quanto riguarda l'evento serale, il Decadence invita tutti a partecipare alla festa organizzata all'interno del Kindergarten e del Redrum, come da programma. Il party servirà per
raccogliere ulteriori donazioni da devolvere al Comune di Finale Emilia
e in particolare da inviare alla raccolta fondi per la tutela e la
ricostruzione dei beni culturali, nella speranza di rivedere presto ergersi al cielo, quel Castello che ora è sbriciolato in tanti pezzi.
Carlo Valentine, Manuel Noorglo
e tutta l'equipe del Decadence