Eppure, c’è stata un’epoca in cui la Chat di Legami ha rappresentato il modo più diretto per permettere il dialogo e la conoscenza dei legamiani; un luogo dove testimoniare la propria presenza, rompendo ogni distanza spaziale e, qualche volta, favorendo incontri reali.
Quando iniziò ad operare la Chat di Legami, prima nel 2002 e, ancora dopo, con il restyling del sito nuovamente nel 2004, le occasioni per comunicare in tempo reale erano già molte.
Il web era tutto un fiorire di siti e chat ma quella di Legami era “speciale”: non solo perché “Chat a tema” – uno spazio dove far “incontrare” i “pervy” nel nome del BDSM – ma soprattutto il “luogo virtuale” di una “comunità reale”, in cui poter essere sempre presenti, rispetto ai pensieri, alle città, alle persone. Soprattutto "presenti con le persone".
Ora che con i nostri telefonini e notebook siamo in grado di comunicare in qualsiasi momento e, soprattutto, da qualsiasi luogo, le chat tradizionali diventano quasi superflue.
E lo stesso “Legami” si è fatto un “luogo” più complesso: un’orchestra in cui la musica della comunità è scandita da molti più strumenti: Forum, taccuini, puntine; una sinfonia di armonie e contrappunti attraverso la quale esprimere i propri pensieri e le proprie emozioni nella forma più desiderata.
Ma chi ha usato almeno una volta nella sua vita la Chat di Legami, chi attraverso di essa ha incontrato davvero l’altro; chi ha stretto amicizie, chi litigando le ha interrotte, chi ha trovato l’amore non può che salutarla con un po’ di nostalgia, ricordando la magia di quei momenti che trasformavano un nick in qualcosa di più di un nick, l’intesa in empatia, una parola letta quasi nello stesso istante in cui era stata scritta in “un suono”, il virtuale in reale.
Come a dire che mancava molto poco perché il rumore della tastiera si trasformasse in uno schiocco di frusta…