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Veniamo Tutti Dallo Stesso Pianeta - Riflessioni sul Gender
di Gloria Brame
inserito da Abatenero - 13/05/2015 - Letto 1483 volte.

Chi è Gloria Brame

Copyright © 2014 Gloria Brame. Pubblicato sul blog di Gloria Brame il 20 dicembre 2014. Tradotto  e pubblicato su Legami.org grazie all’espresso consenso dell’autrice, che ringraziamo. Link alla pagina originale in inglese: http://gloriabrame.com/everyone-comes-from-the-same-planet-random-thoughts-on-gender/


Vi ricordate quel libro su Marte e Venere che indusse tutti ad abbracciare entusiasticamente l’idea che le differenze tra i “due” sessi sono così grandi che occorrerebbe inventare un nuovo linguaggio e nuovi strumenti psicologici solo per  poterla affrontare?1 Io sì, e la sua mancanza di onestà intellettuale ancora mi infastidisce. Libri come quello rinforzano il religioso convincimento che Dio ha creato due generi differenti ma complementari. Che non ha alcuna base nella realtà.

La prima cosa che dovete sapere a proposito del gender è che non potete separarlo dalla cultura, perché la nozione di gender di per sé è un costrutto culturale. Non è un concetto scientifico. Non può essere misurato scientificamente. Non si possono garantire risultati riproducibili. Come sessuologa, posso insegnarvi  come spassarvela a letto, quali tecniche miglioreranno gli orgasmi, e come risolvere problemi tecnici e di salute sessuale. Ma non posso curare la diversità naturale, né vorrei anche solo provarci.

Nel mondo naturale gli animali sono “maschi, femmine e qualunque”. I ‘qualunque' sono raramente studiati, perché noi studiamo la riproduzione, non le relazioni intime o i partner a lungo termine. Quei pochi scienziati che hanno indagato quest’area di ricerca  hanno scoperto che la natura pullula di variazioni di genere ed omosessualità. (Il libro “Biological Exuberance: Animal Homosexuality and Natural Diversity” offre di che meditare sull’argomento.)

La cultura umana è appesantita da ideologie religiose e vecchie teorie superate.  I nostri Qualunque sono imbarazzanti perché dimostrano che sesso e gender non sono risolvibili in bianco e nero. E tuttavia, invece di dire:”Cerchiamo di capire perché una percentuale storicamente stabile  di esseri umani non rientra nel nostro concetto di gender – e se la teoria fosse sbagliata?”, la risposta tradizionale della comunità psichiatrica è stata: “ Porca miseria, c’è gente che non rientra nella nostra definizione di quel che dovrebbero essere, devono per forza essere picchiati in testa”.

Quindi, già, la psichiatria – quella faccenda di cercare di curare la natura umana, come ha funzionato, secondo voi? Per quanto mi riguarda, ogni nuova versione del DSM dovrebbe essere accompagnata dalle scuse per l’edizione precedente, almeno fino a che non ci metteremo alla pari con gli scandinavi, che hanno riformulato le loro teorie sul sesso per adeguarle alla ricerca scientifica corrente2.

Finchè non avremo una prova scientifica del contrario, tutti i dati indicano che è normale avere una popolazione che non rispecchia norme fisse sul genere sessuale.  E questo perché le norme sul genere sessuale sono basate su teorie costruite sull’assenza di fatti. Oggi abbiamo dei fatti, ed uno di essi è che il genere sessuale non è binario. Anche se pensate di essere “del tutto maschi” o “del tutto femmine” nessuno lo è.

Per prima cosa, viviamo tutti assieme e ci imitiamo e ci rispecchiamo gli uni negli altri. Non possiamo farne a meno. Siamo scimmie antropomorfe. Secondo, le cosiddette donne mascoline ed i cosiddetti uomini effeminati sono sempre esistiti, insieme ai trans coi quali si sono spesso confusi. Ci regoliamo sul rigido assunto che gli uomini fanno un certo tipo di cose e le donne un altro tipo di cose. Questo può funzionare come grossolana generalizzazione su base preistorica, finchè non ti rendi conto che moltissima gente fa quelle specifiche cose perché crede che sia quel che ci si aspetta da loro, non perché amino il ruolo a cui sono stati assegnati. Potete star sicuri che anche all’epoca degli uomini delle caverne c’erano uomini che preferivano starsene a casa a tirar su bambini e donne che preferivano andare a caccia con gli uomini. Sappiamo che  alcune antiche culture, comprese le culture dei Nativi Americani, accettavano rispettosamente nelle loro società le persone dal “Doppio Spirito”3.

La natura distingue tra i generi, anche se non necessariamente nel modi in cui pensate . Dentro di noi ci sono microsistemi incredibilmente complessi e individualizzati, che vanno dal cervello alla pelle, e sono fortemente influenzati dalla nostra coscienza. E poiché ci sono così tante opportunità per la variabilità, la diversità di genere si manifesta in molti modi. Per la maggior parte di noi, si manifesta solo in modo nominale – ci possono essere due o tre piccole cose che ci riguardano che non corrispondono alle norme sociali. Donne che amano gli sport maschili, maschi che adorano la moda femminile, queste sono tutte varianti comuni che si annidano invisibili tra le pieghe della società. Ma per coloro che hanno più di due o tre cose  che non tornano e per cui queste cose sono profondamente significative?

L’espressione del sesso e del genere sessuale ci fornisce un bellissimo spettro di variazioni da osservare.

Alcune persone sono intersessuali ( cioè i loro genitali presentano variazioni rispetto al tipico schema maschio/femmina). Alcuni sembrano appartenere ad un sesso, ma la loro intima biologia è quella dell’altro sesso.  Altri non sono fisicamente diversi dal sesso apparente, ma hanno sempre saputo di appartenere all’altro sesso sulla base delle loro interazioni sociali.

A prescindere da come apparivano alla nascita, alcuni trans ed intersessuali capiscono di essere nel corpo sbagliato sin dal momento in cui raggiungono la consapevolezza. Altri non lo scoprono sino alla pubertà o all’adolescenza. Qualcuno non se ne rende conto prima di essere diventato adulto. Per alcuni, l’identità impone una completa trasformazione fisica, che per altri può essere solo parziale o nulla. Alcuni credono di appartenere ad un genere sinchè un test medico dimostra accidentalmente che sono intersessuali. Altri finiscono nella tomba senza aver mai saputo di essere intersessuali. E ci sono quelli che si muovono liberamente avanti ed indietro tra un genere e l’altro, o che si considerano  semplicemente “altro”. C’è una stupefacente gamma di differenze che stiamo appena cominciando a studiare.

Uno dei miei clienti in terapia amava travestirsi con le prodomme, ma non lo faceva mai da solo a casa. Per lui era un ruolo di genere che poteva recitare solo sotto il controllo di una severa dominante. Adorava tutte le cose femminilizzanti che gli facevano – il guardaroba, il trucco, le parrucche. Senza una dominante coinvolta, perdeva ogni interesse ad esprimere un lato femminile. Era tutta una questione di sottomissione, per lui.

Un altro mio cliente non amava vestirsi da donna, eppure sapeva sin dall’infanzia di essere in realtà una Trans. Adesso vive da donna, ed il suo modo di vestire è quello che chiamerei da “lesbica tranquilla”, perché ancora rifiuta di truccarsi o indossare frivolezze femminili. Ha fatto la transizione completa, chirurgicamente e psicologicamente, e vive felicemente come una lesbica Butch4.

Il mio precedente partner SM e amico di lunga data è una trans che non ha mai vissuto da donna, prima per motivi di carriera, e poi per motivi di famiglia. “Un giorno, quando i ragazzi se ne saranno andati” è tutto quello in cui può sperare adesso, ma è tranquilla su questo, perché voleva avere bambini , e questa era la sua maggiore priorità. Gli unici a cui si manifesta sono un gruppetto di fidati praticanti che conoscono ed accettano la sua identità femminile.

Un altro caro amico si identifica come eterosessuale e vive completamente da uomo, ma di tanto in tanto indossa articoli femminili per suo piacere. Lo rilassa, lo fa sentire più sexy, lo fa sentire completo. Non gli interessano le parrucche o le ciglia finte, e non sceglierebbe mai di vivere da donna a tempo pieno, e nemmeno part time, se è per quello. Ma non è nemmeno disposto a rinunciare alla semplice gioia di indossare piccole cose di seta.

E poi c’è il mio amico Buck Angel, che vive da uomo, e sembra un uomo da qualunque punto di vista eccetto per la vagina che ha scelto di tenere perche la chirurgia non è ancora in grado di costruire un pene veramente realistico e funzionale.

E c’è anche la storia toccante di Kieran, un trans maschio la cui ragazza non ha permesso che il suo gender cancellasse il suo amore per l’uomo meraviglioso che è diventato.

Potrei andare avanti all’infinito, ed ogni volta la storia sarebbe un po’ differente. Questo è il bello. La gente è incredibilmente diversa.

Finchè la cultura continuerà a credere che esista una risposta in bianco e nero all’identità di genere, la gente continuerà ad essere sorpresa, delusa  e scioccata ogni volta che dovrà affrontare il fatto  che esiste una  percentuale stabile di esseri umani che non rientrano, non sono mai rientrati e mai rientreranno dentro lo stampo culturale. Sii più intelligente di loro. Accetta il fatto che la diversità non è solo il sale della vita, è la vita.

 

Note alla traduzione

1.       Qui l’autrice si riferisce probabilmente al libro del 1992 “Gli Uomini Vengono da Marte, le Donne da Venere” di John Gray, edito in Italia da Rizzoli.

2.       Qui Gloria Brame  fa riferimento al progetto “Revise F65” volto alla modifica delle diagnosi come appaiono nell’International  Classification of Deseases (ICD) edito dalla World Health Organization  (WHO) delle Nazioni Unite. Svezia, Norvegia, Danimarca  e Finlandia hanno completamente eliminato il principio stesso di “Diagnosi SM e/o Fetish” dal loro sistema sanitario.

3.       Two Spirit People è un moderno termine onnicomprensivo utilizzato da alcuni indigeni nordamericani per descrivere gli individui con identità sessuale non tradizionale (da wikipedia in inglese).

4.       Il termine “Butch” indica l’estremità mascolina della variabilità sessuale lesbica, e viene contrapposto a “femme” che indica invece l’estremità femminile .



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