Gradiva (titolo originale: “C'est Gradiva qui vous appelle”) è un film del 2006 tratto dall’omonimo romanzo di Wilhelm Jensen.
È un film “senza trama”, il cui racconto è dominato dall’inizio alla fine dal caos dei pensieri e dei sensi che si sovrappongono a riferimenti letterari, pittorici, filosofici e psicologici che si inseguono senza sosta. Un esperto d'arte inglese di nome John Locke si trova in Marocco per studiare il celebre Delacroix con i suoi "Carnets du Maroc". A Marrakesh viene risucchiato in un ingovernabile vortice di violenze sado-maso, sensazioni e sogni che vedono come assoluta protagonista Gradiva, una giovane e bella donna bionda modella di Delacroix e uccisa per il suo libertinaggio. Locke (cosi come lo spettatore) vede Gradiva come un'affascinante donna di mezza età (nel film il contrasto fra Gradiva “immaginata” e “gradiva “vista” dal protagonista testimonia l’illusorietà del senso visivo. Accanto all’amore libertino Locke è alle prese con l’amore puro, simboleggiato da una giovane serva che non basta a distogliere l’uomo da una irresistibile deriva verso la corruzione morale. Nel suo simbolismo il film racconta il caos degenerativo della mente umana che scivola nella violenza e negli istinti sadomasochistici presenti nell’uomo sin dalla notte dei tempi.
Regia: Alain Robbe-Grillet
Interpreti: James Wilby, Arielle Dombasle, Dany Verissimo
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