Nick:  Password:  Ricordami: Cookies non abilitati!    Ricorda Password  REGISTRATI
Home   
Cos'è il BDSM   
News   
Novità   

ConCorsetto   
Gallery   
Forum   
Taccuini   
Puntine   

L'Esperto   
Pervipedia   
Interviste   
Articoli   
Poesie   
Racconti   

Regioni   
Eventi&Feste   
Inserzioni   

Sondaggi   
Links   

Help e FAQ   



Privacy e corrispondenza
Risponde: Avvocato
26/11/2015

Domanda
salve,
ho avuto uno scambio di diversi messaggi, per giorni, con una slave, che non mi aveva detto che aveva dato la password del suo account a una persona, il suo master, e io pensavo di parlare solo con lei, dicendo anche cose molto personali, dati sensibili. mi sento violata, ma oltre al fatto che trovo questa una cosa brutta, ci sono delle leggi a riguardo della corrispondenza? o chiunque può dare la propria password con la scusa del rapporto Ds dicendo che "tanto tutti fanno così" e senza avvertire? vorrei capire se questa storia del rapporto bdsm in cui si dà tutto, comprese le pass dei propri account, ha un senso davvero o se valgono le regole di tutto il resto del mondo, sono confusa. possibile che il bdsm esuli dalle leggi? o queste leggi non ci sono in verità? grazie!

Risposta
Salve, in Italia esiste una legge sulla privacy che regola fra le altre anche l'ipotesi dello scambio di corrispondenza.
Nello specifico, non avendola messa al corrente che altri avevano modo di leggere suoi " dati sensibili " la sua contraddittrice ha violato detta legge.
Quanto alla presunzione che ogni sub dia la password del/ dei propri account al suo dom, fuori dal mio ruolo di tecnico, mi permetto di dissentire: farlo costituisce una scelta consapevole che non deve coinvolgere terzi, i quali hanno il diritto di esser messi a conoscenza per valutare l'opportunità ed anche le informazioni da offrire.
URL:    EMBED:



BDSM e social
Risponde: Avvocato
19/11/2015

Domanda
Buonasera, vorrei sciogliere un dubbio legale. Su facebook ci sono molti profili di dominatrici che offrono dominazione virtuale o spedizione di indumenti intimi o di foto in cambio di ricariche cellulare o paypall. Interloquire con loro via messaggi privati e decidere di subire dominazione verbale su skype (quindi senza nudo) o l'invio di foto o indumenti, in cambio di ricarica telefonica o paypall, è perseguibile?
grazie infinite

Risposta
Salve, approfitto della domanda per fare chiarezza per quanto possibile, essendo nel campo del virtuale.
Un profilo su un social in realtà non dice nulla, ad esempio, sulla reale età di chi offre certi servigi, e questa è una prima distinzione di non poco conto, poichè atti fra adulti consenzienti sono altra cosa dai rapporti con minori, sotto il profilo del reato.
Altra distinzione attiene agli atti in sè e cioè a prestazioni sessuali o feticistiche: una prestazione sessuale pagata pur con modiche somme, ha portato a condanne nel ns paese; se invece viene venduta biancheria usata o scarpe usate e qualcuno le acquista, l'ipotesi di reato non è configurabile.
Una ipotesi di querela da parte di chi ha pagato è pur sempre possibile, ma occorrerebbero prove talmente circostanziate (a parte la possibilità di una controquerela) che andrebbero valutate per ogni singolo caso.
URL:    EMBED:



Domanda legale su apertura locale.
Risponde: Avvocato
04/06/2015

Domanda
Salve , da un pò di tempo ho l'idea di aprire insieme ad una amica Mistress ( io sono un Master) un locale a tema.
Ho letto le varie risposte, ma ( chiaramente) non sono esaustive nello specifico.

So che tramite statuto ( la connotazione sarebbe di associazione) si può fare di tutto, ma specificatamente come si può ottebere una sorta di liberatoria ( al di la delle attrezzature certificate) o di coinvolgimento del locale stesso in caso di danni a persone?
Inoltre esiste legalmente una formula di associazone che permetta l'uso di pratiche BDSM che non sia considerata schiavitù?
Grazie in anticipo per la risposta.

Risposta
Salve, in parte lei ha già la risposta: occorre costituire una associazione che in statuto e regolamento specifichi nel modo più dettagliato possibile lo scopo associativo e le modalità di esercizio.
Occorre precisare che l'associazione risponde della sicurezza anche sanitaria delle attrezzature messe a disposizione dei soci, ma non dei singoli comportamenti, purchè non contravvengano alla legge e siano consensuali e condivisi.
Ciò detto, suggerisco una polizza assicurativa molto seria!
URL:    EMBED:



Tutele
Risponde: Avvocato
04/06/2015

Domanda
A seguito di alcuni avvenimenti accaduti a persone care mi chiedevo se la gestione può tutelare in qualche modo persone che a seguito di dissapori di varia origine utilizzano il sito per esercitare pressioni sulla vita privata di altri membri della comunità e nel caso in cui l'intervento della moderazione non sia sufficiente a scoraggiare comportamenti scorretti come si può procedere per vie legali senza arrecare danni alla community e ai membri che in modo corretto e rispettoso la frequentano.

Risposta
Dunque, vediamo di focalizzare le situazioni.

1) tutela da parte della gestione su ingerenze nella vita privata da parte di alcuni utenti su altri attraverso il sito.
Lei ha a sua disposizione la black list e la segnalazione allo staff. Può altresì cambiare il suo nick, sempre che il molestatore non sia in possesso di suoi dati personali (anche un cel e/o una mail possono essere cambiati)

Se lo staff ritiene fondate le segnalazioni,a seconda della gravità, banna l'utente o in casi estremi può segnalare il caso alla polizia postale.

2) come vede, il ricorso alle vie legali presuppone una conoscenza di dati che prescindono dal sito, e comporta una denuncia penale per molestie, minacce o stalking, documentata. Insomma occorre esporsi...

Spero di esser stata utile con i pochi elementi in mio possesso.
URL:    EMBED:



Ricatti
Risponde: Avvocato
04/06/2015

Domanda
Salve vorrei conoscere qual è la prassi civile giuridica da seguire nel caso di una persona che viene esposta a ricatto, quali sono le prove da portare considerate valide e quali le strade da perseguire in campo civile e penale per tutelarsi in caso di bisogno.

Risposta
La domanda è un po' vaga, soprattutto quanto al risultato che si intende raggiungere. Diciamo dunque che chi è soggetto a ricatto (inteso come estorsione? come minaccia di utilizzo improprio di foto, documenti ecc..) può sporgere denuncia alle autorità competenti in sede penale; ovviamente occorre fornire prova dello stato di sudditanza e/o di costrizione.
Una volta ottenuto un provvedimento favorevole, si può avviare un'azione di risarcimento del danno in sede civile.
Se avessi più elementi, potrei essere di maggior aiuto.
Salve :-)
URL:    EMBED:





Visualizzazione da 16 a 20 di 47 risposte.
Prima pagina Pagina precedente 1  2  3  4  5  6  7  8  9  10  Pagina successiva  Ultima pagina






Tutti i diritti riservati - LEGAMI.ORG - Regolamento