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Non riesco a venire
Risponde: Psicologo
29/12/2016

Domanda
Salve, ho visto che c'è già una domanda simile, ma il mio caso è più complesso perché io non vengo neanche da sola in quando la cosa mi annoia. Con i miei partner passati perdevo l'eccitazione e mi facevo male. Con quello attuale provo molto piacere ma non vengo. Ad un certo punto si è fermato perché gli facevano male le dita e io ho pensato "hai già finito?". Eppure lui è molto bravo e sono sentimentalmente molto presa da lui, non capisco tutto ciò.

Risposta
Salve,
da quanto mi racconta mi sembra di aver capito che lei non ha mai avuto un orgasmo, nel suo caso possiamo parlare di anorgasmia primaria, definita anche assoluta o primitiva, cioè non aver mai sperimentato l’orgasmo sin da i primi approcci sessuali , inoltre la sua anorgasmia è anche generalizzata poiché presente sia con eventuali partner sia durante la masturbazione.
In generale anorgasmie affini a quella che lei presenta possono esser dovute a pensieri disfunzionali relativi al sesso, pensieri talvolta automatici (dei quali si ha una scarsa consapevolezza) che non le consentono di “lasciarsi andare”. Me ne fornisce un chiaro esempio quando mi dice che si annoia se si masturba, la noia è una emozione che sicuramente sarà suscitata da un pensiero automatico e partendo con un presupposto simile non potrà mai avere un orgasmo. Il mio consiglio è di provare a modificare questo pensiero, si può aiutare con delle fantasie, può anche farsi supportare da uno stimolo visivo (film erotico/porno), un olio lubrificante e volendo anche un vibratore, provando a rilassarsi e a lasciarsi andare alle sue fantasie. Credo che un sano e soddisfacente autoerotismo sia il punto di partenza per risolvere il suo problema di anorgasmia.

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eiaculazione precoce
Risponde: Psicologo
23/12/2016

Domanda
Gent.mo dottore,
Sono un uomo di 41 anni e ho un problema che non mi fa vivere serenamente e desidererei che lei mi desse un suo parere; proverò a spigarmi al megio:
Soffro da sempre di eiaculazione precoce tanto è vero che pensavo che la mia precocità fosse nella norma fino a che non ho cominciato ad averere i miei primi rapporti sessuali deludendo (loro non lo lasciavano vedere ma io me ne accorgevo e puntualmente dopo 2/3 giorni mi lasciavano con una futilssima scusa) le mie partner per la mia scarsa durata. Le mie erezioni erano soddisfacenti sia da solo che con le donne e quando ero da solo mi bastava semplicemente “maneggiarmi” un po il pene per raggiungere un’erezione. Delusione dopo delusione (anche per le delusioni delle mie aspettative di vita in quanto ho un lavoro dove si guadagna pochissimo, ho pochissimo tempo libero e non potrei mantere un’ipotetica famiglia) ho cominciato a propormi come schiavo passivo per le donne e bisex passivo per gli uomini, anche se non sono mai andato con uomini e non so se mai ci andrò ma l’idea di farmi penetrare mi eccita, e vedendo siti per incontri erotici ho cominciato a provare attrazione per l’organo sessuale maschile, preciso che non nutro ne attrazione fisica ne sentimentale verso gli uomini ciò che nutro invece verso le donne e solo che mi sono demoralizzato.
Ora, quanto mi masturbo, devo vedere o dvd porno (neanche i giornaletti mi fanno più effetto) oppure mi ci vuole più tempo per raggiungere un’erezione e quando cerco di infilarmi un preservativo posso anche venire o perdere l’erezione, cosa mi sta succedendo??? Non è che l’eiaculazione precoce mi sta venendo meno e quindi mi ci vuole più tempo per raggiungere un’erezione??
Quando sono molto eccitato posso venire anche con il pene moscio………..ora le voglio raccontare un’aneddoto: Un mesetto fa mi sono penetrato con un dildo e sono venuto con il pene moscio, è normale??
Non è che il mio avvicinamento al ruolo di schiavo mi sta facendo perdere attrazione per il sesso “normale”?? l’ultimo rapporto con una donna (dove abbiamo fatto sesso “normale”) è stato nel 2009. Aspetto con ansia un consiglio. Grazie.

Risposta
Salve, da quanto mi racconta mi sembra di capire che l'eiaculazione precoce sia primaria, cioè non è mai stato in grado di controllare o ritardare il processo eiaculatorio fin dalle prime masturbazioni e di conseguenza poi durante i primi rapporti sessuali.
Mi riferisce inoltre che attualmente riscontra una difficoltà durante l’atto masturbatorio per il quale ha bisogno di stimoli sempre più forti e le è capitato di avere orgasmi con eiaculazione in presenza di una forte eccitazione, ma in assenza di turgidità. Quest’ultimo fenomeno può capitare, poiché si può avere l’eiaculazione senza erezione. Qualora però riscontrasse un aumento nella frequenza di orgasmi senza erezioni le consiglio di consultare un andrologo per escludere qualche problematica di origine vascolare.
Può esserci un collegamento tra un ipotetico venir meno dell’eiaculazione precoce e la difficoltà ad avere un’erezione, poiché l’eiaculazione precoce è una difficoltà nella capacità di controllare o ritardare il processo eiaculatorio. Posso ipotizzare che l’ansia per una eventuale eiaculazione precoce possa influire negativamente sul raggiungimento dell’erezione, pensieri di natura ansiogena , inerenti le prestazioni sessuali, influiscono solitamente in maniera negativa sulle capacità erettive.
Inoltre non credo che l’avvicinamento al ruolo di schiavo le abbia fatto perdere l’attrazione per il sesso che lei definisce “normale”, poiché da quanto mi racconta sembra che si sia avvicinato a questo ruolo “delusione dopo delusione”. Più che altro viste le difficoltà da lei esposte credo che il suo sia più un timore verso il sesso “normale” (timore dell’ennesimo fallimento).
Io mi sento di consigliarle di rivolgersi o ad un sessuologo o ad uno psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo comportamentale esperto in disturbi sessuali maschili per affrontare e risolvere definitivamente i problemi di natura sessuale che le rendono una parte della sua vita relazionale estremamente frustrante.
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Urine
Risponde: Medico
15/12/2016

Domanda
Assumo da tempo l'urina di mia moglie regolarmente ogni giorno ed in ogni modo ci venga in mente. Spesso direttamente dalla fonte ed altre volte raccogliendola in un calice per utilizzarla integra e/o miscelata con altre bevande. Abbiamo provato in vari modi anche nei cibi crudi e cotti e perfino in cubetti ghiacciati.Da qualche tempo stiamo provando gradualmente (poche gocce) ad utilizzarla insieme a shampoo e bagnoschiuma e cerchiamo sempre nuove forme di utilizzo. Da poco abbiamo scoperto che lei ha qualche problema di tiroide e dovrà assumere dei farmaci. Possiamo continuare ad utilizzare le sue urine come descritto o è necessario limitarne l'uso?

Risposta
La maggior parte dei farmaci che si assumono per bocca vengono poi eliminati tramite i reni e quindi le urine, il punto è solo capire se nello smaltimento degli stessi vengono prodotti metaboliti attivi o inerti, nel primo caso sono sempre portata a consigliare la limitazione o la sospendione della pratica anche in base al metabolita attivo eliminato. Nel secondo caso non ci sono particolari indicazioni da dare se non consigliare un'abbondante idratazione per diluire il tutto.
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Lavaggi anali o clistere
Risponde: Medico
08/12/2016

Domanda
Ho letto su intenet che fare lavaggi anali o clisteri almeno 2/3 volte al mese, aiuta ad ridurre il rischio di infezioni tipo: dermatiti, allergie, raffreddori, ecc... è vero???

Risposta
In merito al suo quesito non ho trovato nulla in letteratura scientifica che avvalori o meno la sua tesi, indi.
Se vuole può comunque procedere con tranquillità con suddetti lavaggi.
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Sperma da bere
Risponde: Medico
01/12/2016

Domanda
Fa bene bere sperma altrui?

Risposta
Il succo prostatico (parte liquida dello sperma) è costituito principalmente da zuccheri utili per gli spermatozoi per ricavare energia e continuare nella loro corsa.
Non esistono regimi alimentari che ne giustifichino un uso smodato oltre la normale ingestione durante varie pratiche sessuali (esistono studi non ancora accreditati che avvalorano la tesi che lo sperma ingerito aiuti a mantenersi giovani ma non ho rintracciato altre news valide in merito) ma ciò non toglie che non fa male, per cui può tranquillamente continuare ad ingerirlo.
(Ricordiamo che per via orale sono trasmissibili gonorrea, herpes, sifilide, epatite B, HIV, clamidia, giardiasi e amebiasi. N.d.Staff)
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